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Sbiancamento

Sbiancamento dentale

Sbiancamento

Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico che consente di rendere i denti più bianchi e brillanti. Il colore naturale dei denti può variare da persona a persona, ma è generalmente dovuto alla presenza di pigmenti. Questi pigmenti possono essere depositati sullo smalto dentale a causa di fattori come:

  • Dieta: il consumo di alimenti e bevande che contengono pigmenti colorati, come caffè, tè, vino rosso e tabacco, può contribuire a macchiare i denti.
  • Invecchiamento: con l’età, lo smalto dentale tende a consumarsi, rendendo i denti più sensibili e più suscettibili alle macchie.
  • Patologie orali: alcune patologie orali, come la carie e la gengivite, possono causare la decolorazione dei denti.

Come funziona

Lo sbiancamento dentale funziona grazie all’utilizzo di agenti sbiancanti, che penetrano nello smalto e nella dentina, liberando ossigeno. Questo ossigeno agisce sui pigmenti responsabili dell’ingiallimento dei denti modificandone il colore.

I tipi di sbiancamento dentale

Esistono due principali tipi di sbiancamento dentale:

  • Sbiancamento in studio: questo tipo di sbiancamento viene eseguito presso lo studio dallo specialista. Viene applicato un gel sbiancante sui denti che libera ossigeno modificandone il colore in 1-2 sedute. La seduta di sbiancamento professionale dura in genere da 30 minuti a un’ora.
  • Sbiancamento domiciliare: questo tipo di sbiancamento viene effettuato a casa dal paziente, con l’ausilio di mascherine da applicare sui denti che vengono fabbricate su misura dopo aver preso un’impronta con lo scanner intraorale. Le mascherine sono riempite con un gel sbiancante, che il paziente deve indossare per un certo numero di ore al giorno, per un periodo di tempo che varia da 1 a 2 settimane.

Quando fare lo sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale è indicato per le persone che desiderano rendere i propri denti più bianchi. È importante ricordare che lo sbiancamento dentale non può eliminare le macchie causate da traumi o da carie.

Ecco alcuni casi in cui lo sbiancamento dentale è particolarmente indicato:

  • Denti ingialliti a causa dell’età: con l’età, i denti tendono a ingiallirsi a causa dell’assottigliamento dello strato esterno (smalto) che conferisce il colore bianco al dente.
  • Denti di colore giallo: ognuno ha il proprio colore dei denti, se il colore è particolarmente giallo si può ricorrere alla terapia sbiancante.
  • Denti ingialliti per accumulo di pigmenti: i denti possono ingiallirsi anche a causa di pigmenti esterni, come il consumo di caffè, tè, vino rosso o tabacco.

Prima di effettuare lo sbiancamento dentale

Prima di effettuare lo sbiancamento dentale, è importante consultare il dentista per valutare se il trattamento è adatto al proprio caso. Il dentista effettuerà un’anamnesi completa e un’esame obiettivo della bocca, per escludere la presenza di eventuali controindicazioni.

Effetti collaterali dello sbiancamento dentale

Gli effetti collaterali dello sbiancamento dentale sono generalmente lievi e transitori. I più comuni sono:

  • Sensibilità dentale: la sensibilità dentale è l’effetto collaterale più comune dello sbiancamento dentale dovuto all’azione dell’ossigeno. Si manifesta con una spiccata sensibilità agli stimoli termici (freddo) che può durare da pochi giorni a qualche settimana ma che è sempre transitoria.
  • Irritazione delle mucose: l’irritazione delle mucose può manifestarsi con una sensazione di bruciore alla gengiva che dura da qualche ora dopo il trattamento a massimo un paio di giorni.

Cosa fare dopo lo sbiancamento dentale

Dopo lo sbiancamento dentale, è importante evitare o limitare il consumo di caffè, tè, vino rosso e tabacco